Il progetto

Il Centro internazionale di ricerca Cast-Catholicism and Audivisual Studies dell’Università Telematica Internazionale UniNettuno, in collaborazione con l’Archivio storico video-fotografico dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, ha condotto un progetto annuale di recupero, studio e valorizzazione dell’importante patrimonio audiovisivo relativo all’«Ospedale del Papa», al fine di renderlo disponibile online su un portale storico dedicato alla memoria audiovisiva del cattolicesimo pensato per essere attrattivo per un pubblico ampio e non di soli specialisti. Il progetto mira a dare visibilità ad un patrimonio poco conosciuto capace di raccontare da una prospettiva inedita la peculiare storia dell’Ospedale dei Bambini, soprattutto nel suo stretto rapporto con i pontefici e la Santa Sede. Si tratta, dunque, di non disperdere una memoria che permette di gettare una luce inedita sulla storia culturale del nostro Paese e, in secondo luogo, di testimoniare l’evoluzione in campo scientifico, ma anche socio-culturale, che ha portato il “Bambino Gesù” a essere oggi il più grande policlinico e centro di ricerca pediatrico in Europa, con una rete di interventi che si estende in quattro continenti.

 
L’Archivio storico video-fotografico dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù

Questo progetto si è inserito in un fermento di studi, ricostruzioni e testimonianze che sono state sollecitate dalla recente celebrazione dei 150 anni di fondazione dell’Ospedale: dalle prime quattro bambine ricoverate nell’«ospedalino di via delle Zoccolette» fino ai seicento posti letto di oggi, dislocati su più sedi, e ai progetti di cooperazione internazionale che coinvolgono molti paesi in tutto il mondo, sono «forse centinaia di migliaia le vite incontrate, accudite, salvate o semplicemente accompagnate» (Enoc, 2019). Questo percorso di crescita del più antico ospedale pediatrico d’Italia divenuto «l’ospedale dei figli del mondo» è documentato da centinaia di foto (le più antiche delle quali risalgono alla fine dell’800), alle quali si sono aggiunti spezzoni sonori e cinematografici che documentano da una prospettiva inedita la costruzione di nuovi padiglioni, le visite dei pontefici e dei personaggi illustri, gli eventi più significativi della vita dell’Ospedale e dei bambini che qui sono stati curati in tanti anni di storia. Piccoli sguardi sul passato – per usare il peculiare punto di vista dei suoi piccoli pazienti – che l’Ospedale ha recentemente voluto proiettare nel futuro cominciando un lavoro di riorganizzazione del suo ricco patrimonio che ha condotto alla digitalizzazione di foto e filmati corredati con alcune prime informazioni rintracciabili attraverso testi scritti e testimonianze dirette.

I presupposti metodologici

Il lavoro effettuato si è articolato lungo due precise direttrici d’azione: 1) censimento dei materiali filmici e non filmici; 2) catalogazione, digitalizzazione, organizzazione dei contenuti e pubblicazione  online del patrimonio rinvenuto.
Il progetto ha concentrato la sua principale attenzione sui materiali non-fiction, ma allo stesso tempo ha avuto l’obiettivo di porre a sistema un patrimonio storico variegato (iconografico, fotografico, testuale) in grado di illuminare l’insieme degli ambiti in cui si sostanzia la ricca storia dell’Ospedale Bambino Gesù e delle sue peculiari relazioni con i pontefici e la Santa Sede. Seguendo una strategia consolidata nei lavori di ricerca del Cast, i primi passi sono stati compiuti attraverso un’attenta analisi dei documenti audiovisivi: si è concentrata in prima battuta l’attenzione sulla documentazione già digitalizzata dall’Archivio storico-fotografico dell’Ospedale Bambino Gesù, per poi procedere alla ricerca di altri materiali audiovisivi in altri archivi e cineteche (Istituto Luce, Teche Rai). La ricerca si è poi estesa al reperimento delle fonti a stampa, in particolare articoli su quotidiani, riviste e periodici, al fine di dare accesso al materiale di approfondimento documentato dalle fonti audiovisive. 
La successiva fase di lavoro si è basata sui processi di catalogazione, digitalizzazione, organizzazione dei contenuti e pubblicazione online del patrimonio rinvenuto. Sulla base del censimento e dei focus di ricerca precedentemente effettuati, infatti, si è provveduto a elaborare piani di catalogazione e digitalizzazione su specifiche tipologie documentarie o su temi più vasti secondo un approccio trasversale che riuscisse a coinvolgere più soggetti conservatori. Al termine della fase di lavoro “sul campo”, tutti questi oggetti e contenuti digitali sono stati oggetto di interventi di catalogazione e metadatazione in conformità con gli standard di gestione e descrizione condivisi dalle comunità di operatori nel settore degli audiovisivi e dei patrimoni culturali a livello nazionale e internazionale.

La collezione

Partendo da questi presupposti metodologici, la ricerca ha visto un primo fondamentale passaggio nell’individuazione di tre eventi che sono stati selezionati per l’importanza avuta nella lunga storia dell’istituzione e dei suoi stretti rapporti tra con la Santa Sede e i pontefici. I documenti audiovisivi, in questo senso, sono stati naturalmente la base di partenza per il nostro lavoro: si è infatti analizzato un primo corpus formato da filmati delle visite all’ospedale compiute da papa Giovanni XXIII nel giorno di Natale del 1958, quella compiuta da papa Paolo VI il primo gennaio di dieci anni dopo e quella di Giovanni Paolo II il 7 gennaio del 1979, corredati peraltro dal materiale fotografico connesso a questi eventi.
Partendo da questi filmati, si è concentrata in prima battuta l’attenzione sulla documentazione già digitalizzata dall’Archivio Storico-fotografico dell’Ospedale Bambino Gesù, per poi inserire il racconto di queste giornate in una più ampia cornice socio-culturale fornita dalle interpretazioni data a questi incontri tra le pagine delle fonti a stampa di area cattolica (con particolare riferimento a quotidiani, periodici e riviste di istituzioni come la Santa Sede, la Democrazia cristiana o l’Azione cattolica italiana), al fine di dare accesso al materiale di approfondimento documentato dalle fonti audiovisive. Questo approccio, dunque, permette di rispondere adeguatamente a quanti arriveranno alla Digital library non solo per poter visionare i documenti audiovisivi in essa contenuti, ma anche per consultare il più variegato patrimonio storico-documentale audiovisivo che mira a dare nuova luce a quell’insieme di ambiti in cui si sostanzia la ricca storia dell’Ospedale Bambino Gesù.
Come detto, dunque, la collezione del materiale relativo all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù presenta al momento una larga varietà di tipologie documentarie. In particolare, al momento vengono presentati:

  • 3 video riferiti alla visita di Giovanni XXIII del 25 dicembre 1958 presso la sede del Gianicolo  che risultano particolarmente importanti perché trattasi della prima documentazione audiovisiva prodotta all’interno dell’Ospedale e perché, più in generale, questo materiale risulta essere di non facile reperibilità. Di grande interesse, soprattutto perché del tutto inedito, è il breve filmato girato in 16 mm che racconta l’evento da un punto di vista non conosciuto fino ad oggi e che permette di aggiungere un ulteriore tassello alla ricostruzione dell’incontro natalizio del papa con i piccoli pazienti del “Bambino Gesù”.
  • 1 video in 8mm di circa 27 minuti della visita all’Ospedale di Paolo VI del 1 gennaio 1968 in occasione della prima Giornata mondiale della pace indetta dal pontefice l’anno precedente. In questa occasione, come testimoniato dal filmato, il pontefice ebbe modo di celebrare la messa nella cappella interna dove si erano radunati alcuni pazienti del nosocomio. Il filmato, che già è stato in parte utilizzato per le celebrazioni del 150° dell’ospedale e documentari, viene qui presentato nella sua interezza.
  • Materiale fotografico delle visite di Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II all’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù”. Si tratta senza dubbio della sezione documentale più importante, che permette di ricostruire una vera e propria “memoria per immagini” e raccontare i rapporti dell’istituzione ospedaliera con i diversi pontefici anche attraverso questo originale punto di vista. Larga parte di questo materiale è messo per la prima volta a disposizione del pubblico. 
  • Articoli di giornale di area cattolica che raccontano, anche attraverso l’utilizzo delle immagini, le visite dei pontefici all’Ospedale. In particolare si sono presi in considerazione testate quotidiane della Santa Sede («L’Osservato romano» e «L’Osservatore della Domenica»), della Democrazia Cristiana («Il Popolo») e dell’Azione cattolica italiana («Il Quotidiano»); oltre a questo si sono aggiunti contributi di periodici e riviste («In Alto!»; «Iniziativa»; «Noi uomini»; «Ricerca»). Attraverso questa selezione di materiale a stampa, come detto, è possibile inserire gli eventi in una cornice socio-culturale più ampia e darne interpretazioni diverse a seconda del dibattito e della riflessioni che le visite in questione fecero scaturire nella società. Per parte di questo materiale il Cast ha collaborato con alcuni enti conservatori che hanno permesso la digitalizzazione della documentazione: Isacem - Istituto per la storia dell’Azione cattolica e il movimento cattolico in Italia Paolo VI; Istituto Luigi Sturzo, Biblioteca “Gabriele De Rosa”, Fondo Periodici; Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede.
  • Documentazione cartacea inerente la testimonianza della presenza dei pontefici nella giornata di visita all’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù”. In particolare, sono state individuate le due firme ufficiali di Paolo VI e Giovanni Paolo II apposte nel libro dei visitatori.