Cattolicesimo, cinema e resistenza
La ricerca consiste nel censimento del materiale audiovisivo connesso al tema della Resistenza prodotto da istituzioni cattoliche quali l’Azione cattolica italiana, i Comitati civici, l’Ufficio propaganda della Democrazia cristiana
Particolare attenzione viene riservata alle case di produzione Orbis e Universalia, realtà la cui storia è intimamente legata alla Santa Sede
Inserendosi in un filone di studi che solo recentemente la storiografia sta cercando di definire nelle sue diverse articolazioni, l’obiettivo del progetto promosso dal CAST e realizzato in collaborazione con Cittadini dell’Ordine Spa che ha finanziato un assegno di ricerca per due anni, è quello di indagare – attraverso l’originale sguardo fornito dalle fonti audiovisive – i processi culturali, retorici e religiosi che furono alla base del racconto dell’esperienza resistenziale e della legittimazione all’uso delle armi così come venne definendosi negli ambienti cattolici nel secondo dopoguerra.
Attraverso l’analisi sistematica delle fonti – audiovisive e documentali – prodotte da alcune “agenzie” culturali cattoliche si indagherà quel complesso di retoriche e narrazioni che, nell’immediato dopoguerra, definirono il “mito” della partecipazione dei credenti (i «Ribelli per amore», come li definì Teresio Olivelli) alla guerra civile e gli elementi che resero lecita la loro volontà di armarsi per liberare il paese. L’analisi della produzione audiovisiva di enti e organizzazioni legati al mondo cattolico (Azione cattolica e Dc in particolar modo) permetterà di analizzare da vicino azioni e motivazioni che – oltre a strutturare una politica della memoria della partecipazione cattolica alla Resistenza – rappresentarono il laboratorio culturale all’interno del quale fu legittimata la scelta di prendere le armi contro l’invasore nazifascista
La ricerca mira, dunque, a mostrare come – e fino a che punto – la produzione audiovisiva abbia facilitato la “costruzione” di un nuovo canone retorico cattolico, riprendendo i tradizionali topoi del soldato cattolico e del martire Cristiano.
La ricerca consisterà nel censimento del materiale audiovisivo prodotto da alcune istituzioni cattoliche strettamente collegate con le istituzioni vaticane quali l’Azione cattolica italiana, i Comitati civici, l’Ufficio propaganda della Democrazia cristiana e le case di produzione Orbis e Universalia. Nell’ambito di questo progetto è stato sviluppato anche un collegamento con il progetto promosso dalla Fondazione MAC – Memorie Audiovisive del Cattolicesimo “I bambini ci giucano” e “Fiori nella bufera”. Don Carlo Gnocchi e il cinema.
Alla fase di reperimento del materiale audiovisivo si affiancherà una analisi del materiale documentale utile a delineare il contesto socio-politico nel quale le pellicole vennero prodotte ed a ricostruire il dibattito culturale che si accese riguardo i temi della violenza agita durante il conflitto. I materiali censiti e catalogati saranno inseriti sulla Digital Library “Memorie Audiovisive del Cattolicesimo”