Cast: Catholicism and Audiovisual Studies

Università Uninettuno

Analisi e valorizzazione della documentazione storico archivistica sul cinema ed i cattolici - Prima edizione

Il progetto, sviluppato dal CAST nel 2021-2022 e finanziato nell’ambito del bando 2020 “Progetti speciali per il cinema e l’audiovisivo” della Direzione generale Cinema e audiovisivo del Ministero della Cultura, ha promosso un’attività di ricerca e analisi sulla produzione audiovisiva non fiction (cinegiornali, attualità cinematografiche, documentari, docu-film) sui temi legati al cattolicesimo e, più in generale, sulle fonti archivistiche per la ricostruzione della storia del rapporto tra cattolicesimo e cinema, ponendosi anche l’obiettivo di promuovere una collaborazione tra gli istituti di conservazione, pubblici e privati, per giungere alla condivisione dei patrimoni sulla base di una metodologia incentrata sull’innovazione e le potenzialità degli strumenti digitali. Le attività progettuali hanno portato alla realizzazione del sito del CAST nel quale sono confluiti principalmente i risultati del progetto sulla testata cinegiornalistica “Roma nel mondo” perfezionati con nuove ricerche. La collezione dei cinegiornali ha costituto il primo nucleo di materiali per l’ideazione di un portale storico dedicato agli archivi di cinema e cultura cattolica, progetto che confluirà, grazie alla collaborazione avviata con la Fondazione MAC, nella Digital Library “Memorie Audiovisive del Cattolicesimo”, la cui direzione scientifica è affidata al CAST.

I temi

Il focus che ha orientato le ricerche è stato dedicato, in prevalenza, agli anni del pontificato di Pio XII (1939-1958). Si tratta di una scelta dettata sia da motivazioni di natura metodologico-storiografica che tecnico-archivistica. Non vi è dubbio, infatti, che il pontificato di Pio XII costituisca il momento culminante di maturazione nella relazione tra il cinema e il mondo cattolico: da un lato perché, come gli storici hanno fatto notare, papa Eugenio Pacelli coltivò «un’attenzione spasmodica, multiforme, martellante, quasi ossessiva per i mezzi di comunicazione di massa» (cfr. S. Lanaro, Storia dell’Italia repubblicana, Venezia 1992, p. 109), dall’altro perché l’arco temporale del pontificato, racchiuso tra l’avvento del sonoro nel cinema e quello della televisione, coincise di fatto col momento di massima incidenza planetaria del medium cinematografico. In questo ambito si è portata avanti una specifica ricerca presso l’Archivio della Direzione generale Cinema e audiovisivo per lo studio e la digitalizzazione delle pratiche delle domande di revisione e nulla osta relative a produzioni a contenuto cattolico: il team di progetto ha passato in esame tutti i fascicoli della censura italiana dal settembre 1944 a ottobre 1957, per un totale di 25.300 pratiche ed ha individuato 857 film a contenuto cattolico, vale a dire il 3,5% del totale. Di questi 857 titoli, 407 sono cinegiornali (47%), 371 sono cortometraggi (43%) e 79 sono i lungometraggi (10%) Grazie a questa prima fase di studi e ricerche si sono poi attivate o consolidate collaborazioni con istituzioni pubbliche e private: in particolare Istituto Luce Cinecittà, ISACEM-Istituto per la storia dell’Azione Cattolica e movimento cattolico in Italia Paolo VI, Società San Paolo, Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù”. Si è inoltre avviato un censimento a livello nazionale per l’individuazione di varie tipologie di soggetti conservatori, che hanno fatto emergere uno scenario particolarmente ricco e complesso alla base dell’idea di organizzare il convegno internazionale La storia del cattolicesimo contemporaneo e le memorie del cinema e dell’audiovisivo nel giugno del 2022.

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