Censimento e descrizione delle fonti audiovisive sui giubilei cattolici del Novecento
Il piano di ricognizione archivistica delle fonti audiovisive prevede il coinvolgimento di archivi, cineteche e respository digitali italiani ed esteri
La storia audiovisiva dei giubilei comincia con l’Anno Santo del 1900. Il progetto mette al centro dell’analisi i giubilei ordinari (1900, 1925, 1950, 1975, 2000) e i giubilei straordinari (1933, 1983)
In vista del Giubileo universale della Chiesa Cattolica del 2025, il CAST, grazie ad un finanziamento della Confederazione Italiana Federazioni Autonome, propone un progetto di recupero, studio e valorizzazione dell’importante patrimonio audiovisivo relativo ai giubilei. Il progetto di durata annuale, iniziato nel novembre 2023, mira a lanciare una campagna di ricognizione archivistica delle fonti audiovisive e delle fonti documentali correlate relative ai giubilei ordinari e straordinari del Novecento (1900-2000) conservate presso archivi, cineteche e repository digitali italiani ed esteri.
La storia del rapporto tra il cinema e gli anni santi del secolo scorso è di straordinario interesse: in occasione dei giubilei celebrati sotto i pontificati di Pio XI e Pio XII il cinema divenne uno degli strumenti principali con cui la Chiesa intese veicolare una nuova immagine del Papa accordata alle dinamiche della società di massa. Se l’Anno Santo del 1900 con cui Leone XIII aprì il nuovo secolo e il primo di Pio XI (1925) furono già eventi nei quali una nuova cultura visuale fece irruzione nelle modalità con cui era riproposta l’antica devotio S. Petri (santini fotografici, manifesti a colori, illuminazione scenografica, primi documenti filmati), il giubileo straordinario del 1933 e l’Anno Santo del 1950 segnarono un momento di svolta nel rapporto tra la Chiesa e il cinema. Per il giubileo dell’Umana Redenzione per la prima volta il papa consentì infatti un utilizzo del cinematografo a servizio della missione apostolica e a tutela della sua immagine; mentre l’Anno Santo del 1950 è stato definito «il primo giubileo mediatico» per l’impatto che ebbero il cinema, la televisione e la radio sulla celebrazione dell’evento. Anche l’immagine di Roma come centro della cristianità e cuore dell’evento giubilare uscì trasformata dall’incontro tra gli anni santi e il cinema: soprattutto dal 1925 cinegiornali, documentari, reportage inaugurarono nuove modalità di raccontare la Città Eterna e l’attrazione dei pellegrini verso di essa. Il cinema contribuì ad allargare universalmente il “desiderio di Roma” – titolo emblematico di uno dei documentari sul giubileo 1950 di rara reperibilità conservati dalla Filmoteca Vaticana -: se il pellegrino divenne protagonista di una nuova storia della religiosità popolare narrata per immagini e “dal basso”, in migliaia di sale cinematografiche sparse per il mondo gli spettatori-pellegrini poterono vivere un inedito modo per “raggiungere” Roma e il papa.
Per il progetto saranno condotte le attività di ricerca e censimento presso archivi, cineteche e repository e si provvederà alla catalogazione e descrizione delle fonti individuate secondo gli standard internazionali di metadatazione. I risultati del censimento e della catalogazione troveranno sede in una specifica collezione digitale che sarà inserita sulla Digital Library “Memorie Audiovisive del Cattolicesimo”